Bloody Mary

Come ogni grande istituzione che si rispetti, anche il Bloody Mary vanta origini misteriose, avvolte da un alone di leggenda. Si dice che possa essere stato inventato in Europa negli anni Venti, anche se alcuni aneddoti spostano la sua nascita a epoche più recenti. Anche il nome resta un mistero: sono molte le figure storiche e leggendarie a cui si può fare riferimento con il nome “Maria la Sanguinaria” e non si sa se chi ha inventato questo cocktail fosse un appassionato di storia o, piuttosto, di leggende metropolitane.
Quel che è certo è che il Bloody Mary è uno dei cocktail più conosciuti e particolari del mondo: si distingue dagli altri perché come base si utilizza il succo di pomodoro, in abbinamento a Vodka e altri ingredienti. Il risultato è un cocktail che non si può non definire gastronomico, ma anche sorprendentemente bilanciato e bevibile.
Non c’è da meravigliarsi che negli anni siano nate molte varianti del Bloody Mary, primo fra tutti il Virgin Mary, versione alchol free estremamente piacevole.
CARATTERISTICHE
Leggero, gustoso grazie alla presenza di succo di pomodoro e altri ingredienti che insaporiscono l’insieme.
COMPOSIZIONE E DOSAGGI
- 4,5 cl di Vodka
- 9 cl di succo di pomodoro
- 1,5 cl di succo di limone fresco
- 2 gocce di salsa Worcestershire
- Tabasco q.b.
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
PREPARAZIONE
Mettete del ghiaccio in un mixing glass. Aggiungete il succo di pomodoro, la Vodka, il succo di limone, la salsa Worcestershire, qualche goccia di tabasco, una macinata di pepe fresco e un pizzico di sale: le dosi di questi ultimi tre ingredienti sono variabili, vi suggeriamo di provare diversi dosaggi fino a trovare quello che ritenete più vicino ai vostri gusti.
Mescolate tutto con uno stirrer (non shakerate) e versate tutto in un tumbler alto, filtrando.
Potete guarnire a piacere con un gambo di sedano, pomodorini tagliati a metà o olive; addirittura c’è chi intinge il bordo del bicchiere nel succo di limone e poi lo cosparge di sale. Noi, personalmente, lo preferiamo al naturale.