Valtellina mon amour!

In questa stagione uggiosa, in cui il freddo e la pioggia iniziano a farsi sentire, c’è bisogno di un vino che scaldi il cuore. La mente porta senza dubbio a territori e vini grandiosi: dal Barolo all’Amarone, dal Taurasi al Brunello, certo non mancano gli spunti per scegliere un grande rosso. Tuttavia oggi preferiamo dedicarci ad un territorio forse meno “battuto”, che fa la gioia degli appassionati ma che spesso il grande pubblico tende a trascurare. Un territorio che merita un posto in primo piano sul palcoscenico dei grandi vini italiani e che regala delle vere e proprie perle: la Valtellina.
La Valtellina si trova in provincia di Sondrio, nella zona più settentrionale della Lombardia. È un territorio montano, impervio, dove coltivare la vite e produrre il vino è più facile a dirsi che a farsi. Per questo, vogliamo porre l’accento su quella che viene spesso chiamata “viticoltura eroica”, di cui la Valtellina è uno degli esempi pratici principali: si parla di viticoltura eroica quando questa viene praticata in territori particolarmente impervi, caratterizzati da forti pendenze, spazi ridotti e crinali scoscesi. In Valtellina, come in Valle d’Aosta o nelle Cinque Terre, le vigne sono costituite da terrazzamenti, posti uno sull’altro su pendii estremamente ripidi. La viticoltura e la vendemmia in zone come queste risultano particolarmente difficili, tanto che in più casi si deve ricorrere a mezzi aerei per accedere ai terrazzamenti.
I produttori valtellinesi posso quindi essere a buona ragione definiti degli “eroi”, non solo per la fatica che fanno ma anche per la qualità dei vini che ci regalano. La Valtellina è una zona principalmente dedicata al Nebbiolo, che qui trova uno dei suoi territori di espansione principali e in cui dà risultati strepitosi, non inferiori a quelli ottenuti nelle Langhe. In virtù della qualità e della raffinatezza del prodotto, la denominazione Valtellina Superiore si è aggiudicata un posto d’onore tra le DOCG della Lombardia e non solo. Sono state distinte, all’interno del suo territorio, 5 sottozone: Sassella, Grumello, Inferno, Valgella e Maroggia. In ognuna di queste, il Valtellina Superiore assume caratteristiche peculiari e distintive. È molto interessante confrontare quanto il medesimo vitigno coltivato in zone così vicine e apparentemente così simili, possa dare risultati molto differenti. Vi suggeriamo, per affinare questa ricerca, di degustare Valtellina Superiore prodotti dalla medesima cantina ma in sottozone diverse: vedrete che per quanto l’uva, la mano e la denominazione siano gli stessi, avrete delle belle sorprese.
C’è un vino valtellinese, tuttavia, che si distingue da tutti gli altri. Prodotto con uve Nebbiolo sottoposte ad appassimento, è uno dei grandi rossi d’Italia: strutturato, raffinato, estremamente elegante e complesso, lo Sforzato è il re dei rossi lombardi. Non si può approfondire la Valtellina senza imbattersi in grandi Sforzati.
Presto vi presenteremo le degustazioni che abbiamo fatto di vini valtellinesi e condivideremo con voi le nostre opinioni. Nel frattempo, se volete approfondire l’argomento, vi invitiamo a seguire il link nella pagina per scoprire qualcosa in più sulla Valtellina e i suoi vini.