Sciacchetrà o Cinque Terre Sciacchetrà

VITIGNI
Bosco (min. 40%), Albarola e/o Vermentino (max. 40%) e altri
ZONA DI PRODUZIONE
Cinque Terre, provincia di La Spezia
ATTUALE DENOMINAZIONE
DOC
STORIA
Lo Sciacchetrà è un vino passito prodotto in provincia di La Spezia, nella stessa zona dove vede la luce il Cinque Terre DOC. Vanta origini molto antiche: in Liguria, infatti, la viticoltura è praticata da millenni nonostante, nei secoli, abbia conosciuto periodi poco felici (basti pensare all’avvento della fillossera ad inizio Novecento, che ha imposto un massiccio espianto delle viti autoctone ed un reimpianto di viti resistenti al parassita).
Le uve da cui si ottiene lo Sciacchetrà, come già accennato, vengono sottoposte ad appassimento: i grappoli vengono raccolti una volta maturi e lasciati appassire su graticci, in condizioni di temperatura ed umidità controllate. In Liguria, a causa del clima autunnale, non è possibile l’appassimento in piata, cosa che invece è frequente in regioni più calde come la Sicilia o la Calabria. L’appassimento permette una concentrazione delle sostanze all’interno dell’acino, grazie ad una parziale evaporazione dell’acqua in esso contenuta. Il risultato sarà un mosto particolarmente ricco di sostanze aromatiche e zuccheri, che darà origine ad un vino intenso, con un buon residuo zuccherino e consistente.
La produzione di Sciacchetrà è molto limitata a livello quantitativo, in virtù della resa scarsa delle uve dopo il processo di essicamento e della difficoltà di raccolta dei grappoli sui tipici terrazzamenti liguri, situati su pendii scoscesi a picco sul mare. Le cantine delle Cinque Terre stanno facendo di tutto per tutelare questo patrimonio vinicolo, che costituisce un vanto all’interno della nostra variegata produzione nazionale.
DEGUSTAZIONE
Lo Sciacchetrà si presenta solitamente di colore dorato intenso, tendente all’ambrato. Roteando il caloce potrete ammirare la sua consistenza importante.
Il bouquet di profumi, intenso ed affascinante, si presenta complesso: accanto alle note tipicamente fruttate, che ricordano l’albicocca e la pesca gialla in confettura, ma anche gli agrumi, e floreali, si distinguono anche profumi di frutta secca, come la mandorla, e sentori che ricordano il miele e le spezie dolci. Una piacevole nota salmastra, a volte appena percettibile, corona il tutto.
In bocca la corrispondenza con quanto sentito al naso è perfetta: un alternarsi di sentori dolci di confetture e miele, bilanciati dalla piacevole sapidità che il mare dona ai vini che nascono nelle sue vicinanze. Il tenore alcolico è importante ma la sensazione di pseudo-calore resta ben bilanciata. Chiude il tutto un finale molto pulito.
ABBINAMENTI
Ideale in abbinamento a dolci a pasta secca o a base di frutta secca e marmellate