Abruzzo

VITIGNI

Abruzzo Bianco: Trebbiano Abruzzese e/o Trebbiano Toscano (min. 50%)

Abruzzo Rosso: Montepulciano (min. 80%)

Abruzzo Spumante: Chardonnay e/o Cococciola e/o Montonico e/o Passerina e /o Pecorino e/o Pinot Nero (min. 60%)

Abruzzo Spumante Rosato: Montepulciano e/o Pinot Nero (min. 60%)

Abruzzo Passito Bianco: Malvasia e/o Moscato e/o Passerina e/o Pecorino e/o Riesling e/o Sauvignon e/o Traminer (min. 60%)

Abruzzo Passito Rosso: Montepulciano (min. 60%)

Inoltre, esistono Abruzzo Cococciola, Abruzzo Malvasia, Abruzzo Montonico, Abruzzo Passerina e Abruzzo Pecorino: per ciascuno di questi, il vitigno riportato nella dicitura deve essere presente per almeno l’85%

 

ZONA DI PRODUZIONE

Province di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo

 

ATTUALE DENOMINAZIONE

DOC

 

STORIA

Questa DOC si estende su un territorio piuttosto ampio, che comprende tutte e quattro le province abruzzesi. All’interno della denominazione è prevista la produzione di molte tipologie di vino diverse. Ciò che salta immediatamente agli occhi è una predilezione per i vitigni autoctoni: se, infatti, per la produzione dei rossi il Montepulciano risulta la scelta prevalente, per i bianchi troviamo vitigni particolari come Cococciola, Passerina, Pecorino e Montonico. Senza dubbio la DOC Abruzzo offre una panoramica esauriente del patrimonio vitivinicolo Abruzzese e delle potenzialità eccezionali di questo territorio.

È una DOC piuttosto recente, costituita nel 2010.

 

DEGUSTAZIONE

Come già accennato, questa denominazione prevede la produzione di molte tipologie differenti di vino ed ognuna ha caratteristiche specifiche.

Abruzzo Bianco: il Trebbiano, vitigno autoctono di queste zone, conferisce profumi fruttati e floreali, che ricordano la pesca bianca e gialla, gli agrumi e a volte i frutti tropicali. Al palato solitamente conferisce freschezza, piacevolezza e una buona struttura.

Abruzzo Rosso: il Montepulciano conferisce un colore rubino intenso, a volte quasi impenetrabile. I profumi ricordano i frutti rossi e neri, come prugna, marasca, mirtillo e mora, ma anche floreali, principalmente di violetta. Al palato sono vini di ottima struttura, corposi, pieni, supportanti da una buona freschezza e da tannini decisi, che possono essere in parte addomesticati con un eventuale passaggio in legno.

Abruzzo Spumante: le uve che possono concorrere alla produzione dell’Abruzzo Spumante sono differenti, di conseguenza le scelte operate in vigna ed in cantina possono influire largamente sul risultato finale. Possiamo accennare che si tratta di vini di colore paglierino lucente, solitamente caratterizzati da un perlage abbondante e persistente, così come la spuma. I profumi ricordano i frutti a polpa bianca, gli agrumi e i fiori bianchi. Al palato sono vini freschi, caratterizzati da perlage persistente, di corpo medio e solitamente fini ed eleganti.

Abruzzo Spumante Rosé: se lo spumante bianco può subire grandi variazioni in funzione delle uve utilizzate, in quello rosato le opzioni disponibili si fanno più ridotte, grazie ad una prevalenza obbligata di Montepulciano e Pinot Nero, da soli o congiuntamente. Se prevale il Montepulciano il colore si fa intenso, i profumi decisamente fruttati e il vino al palato risulta di ottima struttura ed intensità. Se a prevalere, invece, è il Pinot Nero, l’eleganza e la freschezza sono le due caratteristiche preponderanti.

Abruzzo Passito Bianco: l’appassimento delle uve può essere effettuato sia in pianta che dopo la raccolta. Grazie a questa tecnica, i grappoli non vengono pigiati immediatamente, ma vengono lasciati appassire per qualche tempo: in questo modo parte dell’acqua contenuta negli acini evapora, provocando una concentrazione delle sostanze aromatiche ed estrattive in essi contenute. Il risultato sarà quindi un mosto concentrato ed un vino intenso e corposo. Nel caso dell’Abruzzo Passito Bianco possono essere utilizzati molti vitigni diversi, ognuno dei quali conferisce caratteristiche specifiche: in generale siamo di fronte ad un vino caratterizzato da aromi intensi di frutti e fiori; questa intensità si trova anche al palato, accompagnata da un residuo zuccherino piacevole e una buona freschezza. Moscato, Malvasia e Traminer daranno un apporto significativo al bouquet di profumi, con aromi intensi di frutti e fiori, che andranno ad arricchire anche l’esperienza gustativa; il Sauvignon conferirà la tipica nota erbacea e/o floreale; il Riesling un’ottima freschezza; il Pecorino darà struttura e sapidità, mentre la Passerina complessità e persistenza.

Abruzzo Passito Rosso: la metodologia dell’appassimento è la spessa decritta per l’Abruzzo Passito Bianco. In questo caso, però, la prevalenza di uve utilizzate è Montepulciano. La colorazione intensa tipica di questo vitigno si fa ancora più accentuata, sfumature granate affascinanti accompagnano un colore rubino eccezionalmente profondo. I profumi fruttati di prugna, ciliegia, marasca, mirtillo e mora si trasformano in sentori di confetture, frutta sciroppata, essiccata e sotto spirito. Corona il tutto una gradevole speziatura. Al palato è un vino caldo, morbido, caratterizzato da un residuo zuccherino non invadente ma anche da una nota fresca piacevole, che bilancia perfettamente il tutto. È un vino persistente ed intenso.

Abruzzo Cococciola: La Cococciola è un vitigno autoctono abruzzese poco conosciuto, che, fino a qualche anno fa, era utilizzato prevalentemente per accompagnare altri vitigni. Questa denominazione è uno dei rari casi in cui è previsto un utilizzo di Cococciola di almeno l’85% e, grazie ai risultati interessanti, questo vitigno sta conoscendo un periodo successo inedito. Il colore è un giallo paglierino scarico, a volte tendente al verdolino. I profumi, delicati e fini, ricordano gli agrumi e le loro scorze, insieme ai fiori d’arancio. La prerogativa al palato è una freschezza decisa ma non sgraziata, che si presenta in perfetta corrispondenza rispetto ai sentori agrumati percepiti al naso. Buona sapidità e perfetta pulizia in bocca, è un vino di corpo delicato. Nella versione Riserva può acquisire una struttura maggiore.

Abruzzo Malvasia: la Malvasia è un vitigno aromatico e, come tale, conferisce al vino caratteristiche peculiari e molto riconoscibili. Il colore è giallo paglierino, luminoso. Al naso si percepiscono profumi intensi di frutti e fiori: pesca, scorza di agrumi, albicocca, gelsomino, mughetto. Al palato si ritrovano tutte le sensazioni aromatiche anticipate dai profumi, in una pienezza non stucchevole. Buona spalla acida.

Abruzzo Montonico: colore giallo paglierino scarico, può presentare un’unghiatura verdolina. I profumi ricordano i frutti bianchi, come la pesca, la mela e la pera, e i fiori di campo. Al palato è un vino secco, caratterizzato da un buon equilibrio gusto-olfattivo, struttura media e buona persistenza.

Abruzzo Passerina: il colore è giallo paglierino. I profumi, fini ed eleganti, ricordano i frutti e i fiori: agrumi e relative scorze, frutti tropicali, mela golden, fiori d’arancio e gelsomino. Al palato è un vino equilibrato, fine, di grande piacevolezza e lunga persistenza.

Abruzzo Pecorino: colore giallo paglierino. I profumi sono intensi e fruttati, di frutta tropicale, mela, pesca, albicocca, e floreali. Può essere percepita una nota erbacea. Al palato è un vino fresco e sapido, ben strutturato e persistente.

 

ABBINAMENTI

A seconda del tipo di vino ci sono abbinamenti diversi: potete puntare sui piatti regionali, a partire dai taglieri di formaggi freschi per accompagnare i vini meno strutturati, passando per primi a base di verdure, fino a secondi di carne rossa in abbinamento ai rossi corposi.

 

NOTE

Per tutte le versioni dell’Abruzzo DOC che riportano il nome del vitigno, è prevista anche la tipologia “Riserva”.